martedì 10 marzo 2020

Lettera di don Giuseppe ai parrocchiani

Carissimi,
                stiamo vivendo un periodo in cui è facile cadere nell'ansia, nella paura e nella trepidazione. Le bombardanti notizie, che si susseguono, rischiano di ingigantire lo stato di apprensione che viviamo.
Vorrei far giungere a tutti la mia vicinanza e il mio giornaliero ricordo di tutti voi al Signore. Ogni mattina, celebrando la S. Messa, metto nel calice le vostre intenzioni e chiedo al Signore per tutti voi serenità e fiducia in Lui.
Il Signore non ci abbandona, e, come un Padre, ci segue con la sua benevola provvidenza. Non dobbiamo mai disperare del suo aiuto e, soprattutto, non dobbiamo credere che questa situazione sia un suo castigo. Il suo amore non si lascia vincere mai, neppure dalle nostre infedeltà!

Anche se non possiamo ritrovarci a celebrare l’Eucaristia; anche se non possiamo vivere gli incontri e le celebrazioni previste per questo periodo di quaresima, possiamo però sentirci uniti nella preghiera, nella riflessione della Parola, nei gesti di carità che possiamo compiere a favore di chi è più bisognoso. Chiedo a tutti di continuare  a coltivare il proprio rapporto col Signore, pregando personalmente e in famiglia. In particolare, chiedo ai genitori di sopperire alla mancanza degli incontri di catechismo, leggendo con i figli qualche pagina del vangelo o del testo di catechismo e commentandola insieme.
Chiedo anche, nel limite del possibile, un’attenzione speciale verso gli anziani, che possono trovarsi in difficoltà e bisognosi di qualcuno che faccia loro la spesa o procuri loro le medicine.

Non posso non fare mio l’appello, che in continuazione ci viene rivolto dalle autorità, di osservare scrupolosamente le indicazioni date: in gioco c’è la nostra salute e quella degli altri.

Preghiamo per gli ammalati e per quanti, con ammirevole dedizione, si prodigano nella loro cura: il Signore sia il loro sostegno!

Nessuno deve perdersi di coraggio! Dice il salmo 27: “Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?”. Il Signore è con noi: sia lui il nostro rifugio sicuro.

Invoco su tutti voi la benedizione del Signore.

Don Giuseppe